Uscire dal carbone entro pochi anni? Per il WWF è possibile
Il
WWF ha chiesto agli analisti del REF-E, Istituto di ricerche di economia e regolazione dell’energia, se in Italia
fare a meno del carbone è possibile e cosa comporta.
L’indagine ha evidenziato come
abbandonare il carbone è fattibile entro il
2025 senza effetti collaterali indesiderati. Del resto la quota di
carbone in Italia è limitata a circa il 12-16% dell’energia prodotta. Come si sa, il
carboneperò incide molto sull’
inquinamento e i
gas serra che emette rappresentano circa il 40% delle emissioni prodotte nel settore elettrico.
Lo studio proposto ha messo in luce fra l’altro, come
l’impatto sui prezzi finali dell’energia elettrica con la
decarbonizzazione sarebbe limitato al 2025 e anzi nel lungo periodo possa portare a
risparmi. L’abbandono del carbone entro il 2025 non porrebbe inoltre problematiche significative in termini di adeguatezza del sistema elettrico.
In merito WWF ha creato il sito
stopalcarbone.wwf.it in cui si legge come per WWF la scelta del Governo di fissare l’obiettivo politico dell’uscita dell’Italia dal carbone nel 2025 con la nuova
Strategia Energetica Nazionale (SEN) rappresenta una vittoria per il clima e per la salute dei cittadini. Il processo di decarbonizzazione per WWF è indispensabile infatti per tentare di contrastare i gravi effetti dei
cambiamenti climatici in atto.
Altro aspetto che va nella direzione della decarbonizzazione è che nella SEN ci sia l’obiettivo di arrivare al 55% di energia elettrica da
fonti rinnovabilientro il 2030, che renderebbe peraltro l’Italia meno dipendente dalle importazioni esterne.
Tutto questo si inserisce in un progetto più ampio che riguarda tutte le nazioni del mondo e prevede di conseguire gli
obiettivi climatici stabiliti dall’accordo di Parigi, ovvero contenere l’innalzamento delle temperature planetarie entro i 2°C rispetto al periodo preindustriale, puntando a 1,5°C.
WWF insiste sull’importanza a tale scopo di puntare sulle
fonti rinnovabili e ha fornito delle proposte tecniche per arrivare a uno
scenario energetico 100% rinnovabile nel 2050 compatibile con gli obiettivi indicati dall’Unione Europea sull’efficienza e sul risparmio energetico.
Fonte: QuiFinanza